Gattonamento del bambino

L'importanza del gattonamento va ben oltre la semplice mobilità. La sua relazione con lo sviluppo fisico e intellettuale del bambino lo rende un elemento chiave che influenzerà direttamente l'apprendimento scolastico e extrascolastico. Ad esempio, secondo gli studi di Glenn Doman e i suoi collaboratori: i bambini di una tribù dell'Amazzonia, non potendo gattonare a causa dei pericoli del terreno (serpenti, insetti, predatori), sviluppano una vista a lunga distanza (circa 15 metri), ma hanno difficoltà nella visione a breve distanza (30-40 cm), il che può influire negativamente sull’apprendimento. La visione da vicino si sviluppa fisicamente durante il gattonamento, ed è proprio questa la distanza a cui più avanti il bambino leggerà e scriverà. Ecco perché il gattonamento è fondamentale: favorisce la convergenza oculare a breve distanza, essenziale per l'apprendimento.

È normale che il bambino gattoni all’indietro?

Sì, è normale. Quando il tuo bambino inizia a gattonare, solitamente tra i sei e i dieci mesi, sceglierà il modo più adatto alle sue capacità. Se in quel momento le sue braccia sono più forti delle gambe, tenderà a spingersi all’indietro.

Gattonare all’indietro non lo disturberà, finché riuscirà a raggiungere ciò che desidera. Quando le gambe si rafforzeranno, probabilmente inizierà a gattonare in avanti.

Tuttavia, alcuni bambini che gattonano all’indietro potrebbero aver bisogno di un aiuto per cambiare direzione. Per incentivarli, puoi mettere il loro giocattolo preferito un po’ fuori dalla loro portata, davanti a loro.

Da tenere presente:

- Creare uno spazio dove il bambino possa muoversi liberamente, almeno una volta al giorno.

- Non costringerlo a stare in piedi: camminerà quando si sentirà sicuro. Se i genitori lo forzano troppo presto, potrebbe scoraggiarsi.

- Adattare la casa al bambino: coprire le prese elettriche, proteggere gli angoli dei mobili e sistemare i cavi. Non serve cambiare tutto, ma prevenire è meglio che curare.

- Non facilitargli troppo la vita: non dargli tutto in mano o portarlo sempre in braccio.

- Nell’area dedicata al movimento, posiziona oggetti che attirino la sua attenzione per motivarlo a spostarsi.

- È importante che indossi abiti comodi e pantaloni che non irritino le ginocchia. Le scarpe non aiutano in questa fase: meglio calzini, scarpe morbide da gattonamento o scarpine leggere.

Attraverso il gattonamento si sviluppa la coordinazione cerebrale

Quando il bambino gattona si crea una distanza tra mano e occhio simile a quella necessaria per leggere e scrivere. Perciò, il gattonamento favorisce l’apprendimento precoce della lettura e scrittura, con tutti i benefici intellettuali che ne derivano.

È quindi molto importante lasciare che i bambini possano gattonare liberamente. Spesso non glielo permettiamo per paura che si sporchino, si facciano male, o per motivi di sicurezza, preferendo tenerli in recinti, limitando la loro esplorazione e lo sviluppo dell'autonomia.

I genitori o chi si prende cura del bambino dovrebbero fornire uno spazio libero per i suoi movimenti. Non forzarlo a stare in piedi: ci riuscirà quando si sentirà pronto.

La fase del gattonamento dura in genere circa 3 mesi. È un passo importante nell'autonomia motoria, permette al bambino di muoversi senza aiuto, porsi obiettivi, migliorare la coordinazione, sviluppare la muscolatura e adattarsi meglio all’ambiente. Tuttavia, alcuni bambini camminano senza mai aver gattonato: ciò non significa che siano meno intelligenti, ma solo che ogni bambino ha il proprio ritmo di sviluppo.