Il dormire è un’abitudine che si impara, anche fin dalla pancia della mamma. Il 98% dei bambini che hanno difficoltà a dormire hanno acquisito un’abitudine scorretta che impedisce loro di riposare bene.
Il bambino non nasce sapendo dormire, poiché questa è un’abitudine che imparerà giorno dopo giorno fin dai primi giorni di vita.
Esiste una grande percentuale di bambini che hanno problemi a dormire, principalmente perché non hanno imparato a farlo.
Il neonato non distingue tra giorno e notte, quindi è necessario insegnargli poco a poco l’orario del sonno da seguire.
Quando il bambino nasce, sono i genitori che devono insegnargli a dormire. Tutti i bambini sanno dormire, ma non quando farlo. Dal terzo o quarto mese alcuni bambini sono già in grado di dormire completamente mentre altri continuano a farlo in modo intermittente.
Il neonato si sveglia di solito ogni 3 o 4 ore, a volte ogni 2 o 3 ore per mangiare. In questo intervallo il bambino si sveglia, viene nutrito, gli viene cambiato il pannolino e torna a dormire. Questo è il più comune, ma ci sono bambini che non seguono orari precisi e possono dormire fino a 16 ore al giorno.
Il bambino si adatta a periodi di sonno più lunghi arrivando al terzo o quarto mese di vita. Generalmente a questo punto cambia il suo ritmo biologico, perché il bambino matura man mano che il suo sistema nervoso centrale incorpora queste funzioni, anche se questo non vale per tutti, alcuni lo assimilano prima e altri dopo ed è perfettamente normale.
Come insegnare a dormire a un neonato?
Insegnare a dormire a un neonato è un compito complesso, ma si ottiene con una routine quotidiana, pazienza e perseveranza; alla fine è solo una questione di tempo.
È anche necessario dargli delle indicazioni per imparare a distinguere il giorno dalla notte, il silenzio dal rumore, gli orari dei pasti, ecc.
I bambini piangono e lo fanno per diversi motivi (fame, sonno, freddo, caldo). Non è consigliabile dar loro da mangiare immediatamente al primo pianto, perché non sempre il pianto è dovuto alla fame. A volte si calmano semplicemente con il contatto della mamma o del papà.
Distinguere il giorno dalla notte: Per aiutare il bambino a differenziare tra giorno e notte è conveniente che durante il giorno si trovi in una stanza diversa da quella in cui starà di notte. Non è necessario che ci sia silenzio assoluto nei luoghi dove si trova il bambino, può esserci musica o rumori delle attività domestiche abituali. Di notte invece è consigliabile che ci sia più silenzio, meno luce, maggiore tranquillità e che dorma nella sua culla. Quando è sveglio, bisogna parlargli, coccolarlo e giocare con lui per aiutarlo a distinguere tra essere sveglio e addormentato.
Stabilire routine
È bene stabilire routine, ad esempio fargli il bagnetto prima del pasto precedente all’andare a dormire la sera. Bisogna cercare di farlo sempre alla stessa ora.
Il bambino deve dormire con vestiti comodi, senza avere né freddo né caldo.
Non si raccomanda che il bambino si addormenti tra le braccia. È meglio adagiarlo da solo nella culla e cantargli una canzone o parlargli piano, dicendogli che deve dormire e salutandolo.
Non è un compito facile. Generalmente i neonati si addormentano mentre si nutrono, si aspetta che finiscano e poi li si mette a letto. Questo si fa affinché il bambino associ fin da subito la culla al luogo del sonno.
Così quando si sveglierà nel mezzo della notte, sarà nello stesso posto dove si è addormentato. Comunque i neonati sono in una fase in cui il risveglio è più legato alla fame, ma allo stesso tempo è l’età ideale per cominciare a insegnare loro questa abitudine di addormentarsi da soli nella culla.
Dove devono dormire?
La risposta a questa domanda deve trovarla ogni genitore in base ai propri desideri e convinzioni. È bene pianificare e decidere prima della nascita. L’arrivo del nuovo membro della famiglia comporta poche ore di sonno e molto stanchezza.
Si consiglia che nei primi 3 mesi i bambini dormano nella stanza dei genitori, soprattutto per facilitare alla mamma i continui risvegli durante la notte. Si può sistemare la culla vicino al letto.
A tre mesi
È comune che verso il terzo o quarto mese il bambino dorma da 4 a 6 ore consecutive e allunghi i suoi periodi di sonno.
Da questo momento in poi il compito di insegnare a dormire deve essere più costante.
I genitori devono essere convinti, sicuri e tranquilli in questo compito. Il loro atteggiamento è fondamentale, poiché il bambino lo percepisce e in base a ciò resterà nella culla o no.
Il bambino deve associare l’ora di dormire a una routine: la ripetizione dà sicurezza. Per esempio: prima il bagnetto, poi la pappa, papà o mamma gli cantano una canzone o gli fanno qualche coccola. Ogni famiglia deciderà a che ora mettere a letto il bambino e se offrirgli qualcosa per la notte, un ciuccio, un orsacchiotto di peluche.
Si consiglia di non intervenire al primo pianto notturno del bambino, perché a volte stanno sognando o gemono e si riaddormentano da soli.
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